Recensione della tesi di laurea magistrale di Maria Makarova «LA POESIA DI TONINO GUERRA TRADOTTA DAL DIALETTO ROMAGNOLO IN ITALIANO» presso l’Universita’ Statale di San Pietroburgo Facolta’ di lettere. Dipartimento di filologia romanza. L’argometo riguardante la tradizione letteraria dei diversi dialetti italiani suscitava da sempre un vivace interesse dei ricercatori nel campo linguistico.La tesi presentata esamina la poesia dialettale, in particolare la poesia romagnola di Tonino Guerra dal punto di vista della traduzione in italiano. L’oggetto dello studio della presente tesi è il lessico romagnolo usato nella raccolta di poesie dialettali di Tonino Guerra e anche poesie tradotte in italiano dal suo caro amico Roberto Roversi. In qualita’ di materiale linguistico e’ stata presa la raccolta delle poesie pubblicata nel 1972 dall’editore Rizzoli, intitolata «I bu» che fu scritta da Guerra ancora durantela seconda guerra mondiale quando si trovava in un campo di concentramento. Lo scopo del presente studio è quello di capire se il traduttore delle opere poetiche, realizzate in dialetto romagnolo’ ha saputo conservare i riferimenti culturali, se il contenuto del messaggio poetico corrisponde ai criteri di adeguatezza. Per raggiungere lo scopo stabilito l’autore della ricerca definisce i tratti caratteristici della lingua romagnola, studia le particolarità della traduzione della poesia dialettale e della poesia in generale, analizza dal punto di vista etimologico il lessico romagnolo delle poesie della raccolta «I bu». Il primo capitolo rappresenta l’informazione completa a proposito delle particolarita’ del dialetto romagnolo, dei suoi tratti piu’ tipici, si fa una descrizione del sistema grafico del dialetto, del sistema grammaticale , le nozioni di fonetica e della pronuncia, inclusa la diffussione territoriale del romagnolo. La seconda parte del primo capitolo e’ dedicata agli aspetti teorici della traduzione, cioe’ alle regole e i criteri principali della traduzione di un testo poetico. Tradurre in un modo adeguato e comprensibile senza deviazioni del contenuto del testo poetico e’ gia un compito abbastanza complicato, quindi appare la necessita’ di seguire le regole esistenti. Il secondo capitolo viene rappresentato da una analisi della traduzione dei versi dialettali , presi dalla raccolta “I bu”.Si prendono in considerazione le difficolta’ che si’incontrano nel tradurre certi concetti di realta’ caratteristica del luogo, cioe’ dei realia, dei toponimi , topografia ecc. La parte piu’ interessante dal punto di vista linguistico rappresenta la descrizione e l’analisi dettagliata della traduzione italiana delle frasi idiomatiche in romagnolo presenti nei versi di Guerra. Si fa la conclusione che nel 70% dei casi la traduzione di esse corrisponde ai criteri di adeguatezza e nel 30% dei casi risponde ai criteri di equivalenza. I risultati ottenuti nella ricerca potranno essere usati per gli studi ulteriori nell’ambito delle teorie di traduzione,e sicuramente rappresentano un interesse particolare per quelli che si occupano dello studio dei dialetti italiani e in parte di quello romagnolo. La presente tesi di laurea magistrale rappresenta sicuramente un maggiore apporto scientifico nell’ambito degli studi sulla dialettologia. La ricerca effettuata raggiunge lo scopo prestabilito, corrisponde alle norme richieste e merita il massimo dei voti. Dott.ssa di lettere Zolotaikina E.A. Accademia Russa Cristiana di Scienze Umanistiche